Post

Maggio troppo mollo - fa allungare il collo

Quante volte, amici lettori, avete sperimentato sulla vostra “pelle” questo modo di dire il cui significato – noto a tutti – è “esser costretti a una lunga e impaziente attesa”?  Attendere troppo a lungo, insomma, ciò che si desidererebbe, invece, avvenisse il piú presto possibile. Particolarmente, gentili amici,  mentre si è in attesa del… pranzo. Singolare, a nostro avviso, la spiegazione che danno, in proposito, le note linguistiche al «Malmantile racquistato» (un poema burlesco): «Aspettare che venga da mangiare; poiché quando uno in qualche conversazione ha grande appetito, si rivolge sempre da quella parte, donde vengono le vivande: e sta col capo elevato (ond’è che il collo s’allunga) per vedere il primo l’arrivo del cibo bramato. Questa maniera si trasporta ancora a significare la pena che si prova nell’aspettare qualsivoglia cosa desiderata, dicendosi in tal caso: “voi mi fate allungare il collo”». Di significato affine la locuzione “fare il collo lungo come quel

Maggio in fiore - gioia in cuore

Immagine

Nelle fiabe soltanto - tutto appare d'incanto

Immagine